L'approccio di Sonia Falsarella con il mondo della pittura avviene in età matura e a fasi alterne. Dopo aver frequentato per brevi periodi gli atelier di diversi pittori, dedicandosi principalmente a ritrarre volti con la tecnica del carboncino ("Annibale e la Pipa" ne é un primo valido esempio), l'artista comincia un proprio percorso fatto di ricerca e sperimentazione, attratta dalle opere di artisti contemporanei americani e francesi, il cui approccio é dapprima di stampo manieristico, sperimentandone le diverse tecniche pittoriche, per poi cimentarsi nella produzione di opere assolutamente originali ma ancora prive di una reale identità stilistica. É nel 1994 con realizzazione dei quadri "Fedro" e "Fedra" che Sonia Falsarella pone per la prima volta le basi di quello che sarà poi il suo stile personalissimo di ritrarre i volti: "decostruire la figura per poi delinearla successivamente con macchie di colore sovrapposte e cromaticamente contrastanti".
Le opere più recenti sono certamente quelle che meglio esprimono l'esprit creativo della pittrice; sono volti che appartengono al suo quotidiano o incontrati duranti i numerosi viaggi. Ciascun personaggio raffigurato, pur mantenendo la propria essenza, diventa un tutt'uno con la tavola pittorica, mescolandosi alle pennellate decise e alle macchie di colore a contrasto con le quali l'artista dà corpo ai protagonisti delle sue opere. Un modo sicuramente contemporaneo di raffigurare la realtà e di interpretare il tempo che stiamo vivendo, che dona a ciascuna "tavola" un effetto vibrante.
Sonia Falsarella